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l'Endoterapia
DIFENDERE GLI ALBERI SALVAGUARDANDO PERSONE ED AMBIENTE
L’Endoterapia rappresenta oggi la miglior tecnica di difesa per le piante arboree ornamentali utilizzabile nelle città, nelle zone pubbliche o private, e nel rispetto delle persone, degli animali degli insetti utili e dell’aria che respiriamo. Tradizionalmente, la cura degli alberi è affidata all’irrorazione della chioma che spesso comporta costi elevati e notevoli difficoltà di applicazione. Negli ultimi anni questi problemi hanno trovato una soluzione alternativa, che è rappresentata dall’Endoterapia. E’ una tecnica che consiste nel trattare le piante somministrando i prodotti antiparassitari autorizzati per mezzo d’iniezioni al tronco. I prodotti fitosanitari sono poi traslocati attraverso il sistema vascolare della pianta. Il numero di fori praticati e la loro dimensione dipendono dal diametro del tronco, dalla consistenza della chioma, dalle caratteristiche fisiologiche della specie botanica da trattare e dalla tecnica utilizzata. Ogni albero deve essere valutato nella sua specificità affinché il trattamento garantisca la massima efficacia. I fattori che influenzano il successo dell’Endoterapia dipendono dai principi attivi utilizzati, dalla specie vegetale, dallo stato sanitario delle alberature da trattare, dalla stagione e le condizioni climatiche, e dalla professionalità del personale.








Siamo gli unici in Europa
MISURAZIONE DELLO STATO DEL SISTEMA DI CONDUZIONE ALL'INTERNO DELL'ALBERO
Manometro: strumento per controllare la pressione interna dell’albero, per indicare la velocità di assorbimento e per verificare se il foro è stato effettuato nel tessuto attivo dello xilema.
Approfondimenti: è uno strumento semplice e facile, che permette di conoscere lo stato del sistema di conduzione all’interno dell'albero. La lettura negativa della pressione interna dell'albero permette l’assorbimento delle sostanze iniettate molto velocemente migliorando la traslocazione in tutte le zone dell’albero.

I VANTAGGI DELL’ENDOTERAPIA
I principali vantaggi offerti da questa metodologia d’applicazione consistono in:
» Maggiore efficacia rispetto alle tradizionali irrorazioni alla chioma, l’antiparassitario non subisce l’azione dilavante degli agenti atmosferici.
» Prolungata persistenza d’azione, che in molti casi permette di eseguire i trattamenti ad anni alterni.
» Riduzione delle dosi di applicazione.
» Minore dispersione nell’ambiente, quindi minore impatto ambientale.
» Efficacia contro insetti di difficile controllo.
» Idoneità per alberi molto alti.
» Possibilità d’intervento anche durante la stagione avversa.
» Protezione degli insetti utili.
» Efficacia contro varie patologie vegetali.
» Si può eseguire vicino alle abitazioni.
» Quando si esegue un trattamento, non c’è bisogno di sgombrare la zona, e si può fare mentre vi sono persone che passeggiano, senza causare nessun intralcio alla circolazione.
E’ un sistema a ciclo chiuso, e quindi indicato per alberature urbane e in prossimità di bacini e corsi d’acqua, salvaguardando la salute dei cittadini e l’inquinamento ambientale. Tuttavia, questi vantaggi sono raggiungibili solo se i trattamenti Endoterapici sono eseguiti correttamente, da personale specializzato che conosce il prodotto che utilizza, la specie arborea su lavorare e il patogeno che si vuole debellare.
I PRODOTTI
Le tecniche e i prodotti utilizzati sono diversi. Tra le tecniche di maggiore efficacia vi è quella basata sulle micro-iniezioni in capsule. Questa tecnica è caratterizzata da diversi aspetti positivi, tra i quali:
I) la ridottissima invasività perché il foro d’iniezione è molto piccolo;
II) l’utilizzo di capsule già tarate per essere iniettate direttamente nell’albero in base alla circonferenza della pianta;
III) il principio attivo non va mai in contatto con l’operatore e con l’ambiente esterno; iv) le capsule hanno una pressione lievemente superiore alla pressione interna dell’albero e questo evita probabili spaccature o danni interni sui vasi floematici.
Un’altra tecnica di notevole interesse è quella basata sull’utilizzo di plug attraverso le qualità viene iniettata la soluzione fitoterapica. Particolari PLUG con membrana che vengono inserite nel foro permettendo con una speciale pistola dosatrice di depositare il principio attivo nella zona di passaggio dei vasi conduttori. La membrana impedisce il ritorno del principio attivo utilizzato e nello stesso tempo chiude ermeticamente il foro impedendo l’ingresso ad agenti esterni. La pressione è limitata al solo deposito del prodotto nella zona interessata dal foro e non si utilizza nessuna pressione se non la manuale. La quantità di principio attivo utilizzato è particolarmente bassa parliamo di 5-10 cc per foro quindi anche il tempo di intervento è molto breve.
Nell’Endoterapia, il principio attivo iniettato e traslocato è regolarmente registrato quindi in regola con le attuali normative europee (Direttiva 2009\128\CE del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo del 21\10\2009) che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi.







PRESENTAZIONE ENDOTERAPIA ANTHEA
LE SPECIE TRATTATE
I trattamenti di Endoterapia sono indicati contro insetti provvisti di apparato boccale pungente, succhiatore e masticatore come: cicaline, tingidi, spille, cocciniglie, afidi, larve defogliatrici. Questa tecnica è valida anche per gli insetti che non si nutrono direttamente della linfa ma del contenuto delle cellule, come le larve dei lepidotteri Gracillaridi che sono minatrici fogliari (es. Cameraria ohridella). Per quanto riguarda i patogeni fungini, le applicazioni Endoterapiche sono efficaci nei confronti degli agenti di tracheomicosi, antracosi e oidio. Si riporta di seguito l’elenco delle principali specie vegetali trattate e i relativi patogeni dannosi.
» Platano: tingide (Corythucha ciliata), antracnosi (Apiognomonia veneta), cancro colorato (Ceratocystis fimbriata).
» Ippocastano: minatrice fogliare dell’ippocastano (Cameraria ohridella), antracosi (Guignardia aesculi).
» Tiglio: afide del tiglio (Eucalliptereus tiliae), pulvinaria (Eupulvinaria hydrangeae).
» Quercia: fillossera della quercia e del leccio (Phylloxera quercus), caliroa spp.
» Pino, Cedri: processionaria (Traumetopoea pityocampa).
» Olmo, Albizzia, Faggio, Celtis, Betulla, Frassino, Magnolia, Araucaria, Mimosa, Gelso, Liriodendro, Abete, Acero, Liquidambar, Cercis, Corbezzolo, Robinia, Carpino, Cipresso, Libocedro, Prunus, Tuja, Glicine (varie patologie e parassiti).
PUNTERUOLO ROSSO DELLA PALMA (Rhynchophorus ferrugineus)
Siamo da tempo a conoscenza del problema Punteruolo Rosso che crea notevoli problemi nell’area mediterranea e ormai non solo, colpendo le palme della famiglia Arecaceae come Phoenix canariensis e Phoenix dactylifera non disdegnando anche palme di interesse agrario come palme da cocco e da olio.
Purtroppo il controllo di questo curculionide è tutt’altro che facile, l’endoterpia può svolgere un valido aiuto ma deve essere assistita anche da una corretta lotta biologica su tutti i vari stadi di sviluppo dell’insetto.
Parliamo di una lotta intelligente e consapevole, perché il più delle volte si deve agire in ambiti urbani o privati dove il rispetto delle persone, degli animali, e dell’aria che respiriamo sono primari e fondamentali.
